6 febbraio 2019

La nuvola in calzoni – Vladimir Majakovskij

La nuvola in calzoni – Vladimir Majakovskij

Prologo
La vostra mente,
sognante sul cervello rammollito,
come grasso lacché sopra un unto divano,
io provocherò contro un pezzo di cuore insanguinato;
a sazietà befferò mordace e villano.

Nell’anima non ho un solo bianco capello,
e la decrepita dolcezza è assente!
Stordito il mondo con la forza del mio canto,
vado – bello,
ventiduenne.

O teneri!
Voi l’amore sui violini ponete.
L’amore sui timpani pone un buzzurro.
E come me, rovesciarvi non potete,
per diventare labbra sole e soltanto.

Vieni ad imparare –
da un salotto di batista,
impiegata-modello d’una angelica lega.

Che le labbra sfogli tranquilla,
come una cuoca il libro di cucina.
    
Se volete –
sarò furioso di carne
– e, come il cielo, mutando i toni –
se volete –
sarò perfettamente tenero,
non uomo, ma – nuvola in calzoni!
Non credo a una Nizza floreale!
Da me di nuovo sono celebrati
gli uomini giaciuti, come un ospedale,
e le donne, come proverbi logorati.

trad. Paolo Statuti

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