Figura di ragazza - Virgilio Giotti
Davanti a una vetrina, dove si specchiano
i colori chiari della mattina, c'è
una apprendista, con lo scatolone
sotto il braccio, con la fronte sul vetro.
Sta su una gamba sola; il piede dell'altra,
che ha lasciato cadere mollemente,
lo dondola. Le scarpe che ha
sono quelle che le ha dato la padrona.
Di viso se ne vede solo un poco, un po'
di rosso; un orecchio, il collo, un fiocco.
Sopra il coperchio, bella, c'è una mano
di bambina là posata, una sua mano.
Un pittore, quando ha tirato giù una figura
non fa altro. Così questa volta
faccio anch'io. Metto ancora un pochino
di rosa sulle calze, faccio un attimo
più scuro ancora quel nastro dei capelli;
e poso giù i pennelli. Altro da fare
altro da dire non ho: che le voglio
bene, ognuno lo può capire.
La lascio parlar lei; che vi racconti da sola
quello che guarda in quella
vetrina, quello che pensa, ferma
ormai là per sempre, quello
che ha in cuore.
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