Joachim Wtewael - Scena di cucina
TSF - Brigitte Baumié
non ho fame
nessuna fame
non voglio mangiare
le parole
m’entrano nelle orecchie
nel ventre
prendono tutto lo spazio
martellano
non posso più mangiare
non vogliono spegnere la radio
dicono
zitta
mangia i tuoi piselli
la radio
non so quel che dice
dice
le informazioni
non so
ma prendono tutto lo spazio
lo spazio del mangiare
le parole
tonde
saltano come piselli
mi entrano nelle orecchie
nella testa
nel ventre
dicono smetti di fare la stupida
mangia il tuo prosciutto
ma nella radio ci sono troppe parole
cosa dicono?
dicono e-ven-ti
laggiù
qui
non ho capito
dicono morti?
non vogliono spegnere la radio
dicono
sss
zitta
sentiamo
io non voglio sentire
guardo i piselli ma sento lo stesso
la radio
è sulla tavola
a tavola
potrebbe essere nel piatto
anche
nel piatto
tagliato a fette
con i piselli
per loro
c’è che la radio
ciò che dice la radio
etnevi e-ven-ti
non capisco
feriti
dispersi
dice
nattentato
dice
sangue
cos’è
nattentato
s’arrabbiano
ora basta
mangia
cosa
i piselli
non voglio mangiare dei nattentati
non ho fame
è tutto stretto all’interno
non c’è più spazio per la carne
per i piselli
non vogliono spegnere la radio
la voce
non sappiamo che cosa sta per dire
ancora
aspettiamo
e dice sempre uguale
morti
eventi
soldati
e che cosa
esce dalla radio
mi tappo le orecchie
e non posso tenere la mia forchetta
e nel contempo tapparmi le orecchie
stringo forte le mie mani sulle orecchie
stringo forte le mie mani
ma vedo i loro occhi
vedo che mi guardano
guardano il mio piatto
guardano le mie mani
non dicono
più niente
mi guardano soltanto con gli occhi
allora ritiro le mani
la voce è sempre lì
ma vedo il loro occhi
ritiro le mie mani
mangio i miei piselli
con la voce
mangio
pisello dopo pisello
uno per volta
anche il prosciutto
con i loro occhi che guardano
mangio
non ho fame
nessuna fame
non voglio mangiare
le parole
m’entrano nelle orecchie
nel ventre
prendono tutto lo spazio
martellano
non posso più mangiare
non vogliono spegnere la radio
dicono
zitta
mangia i tuoi piselli
la radio
non so quel che dice
dice
le informazioni
non so
ma prendono tutto lo spazio
lo spazio del mangiare
le parole
tonde
saltano come piselli
mi entrano nelle orecchie
nella testa
nel ventre
dicono smetti di fare la stupida
mangia il tuo prosciutto
ma nella radio ci sono troppe parole
cosa dicono?
dicono e-ven-ti
laggiù
qui
non ho capito
dicono morti?
non vogliono spegnere la radio
dicono
sss
zitta
sentiamo
io non voglio sentire
guardo i piselli ma sento lo stesso
la radio
è sulla tavola
a tavola
potrebbe essere nel piatto
anche
nel piatto
tagliato a fette
con i piselli
per loro
c’è che la radio
ciò che dice la radio
etnevi e-ven-ti
non capisco
feriti
dispersi
dice
nattentato
dice
sangue
cos’è
nattentato
s’arrabbiano
ora basta
mangia
cosa
i piselli
non voglio mangiare dei nattentati
non ho fame
è tutto stretto all’interno
non c’è più spazio per la carne
per i piselli
non vogliono spegnere la radio
la voce
non sappiamo che cosa sta per dire
ancora
aspettiamo
e dice sempre uguale
morti
eventi
soldati
e che cosa
esce dalla radio
mi tappo le orecchie
e non posso tenere la mia forchetta
e nel contempo tapparmi le orecchie
stringo forte le mie mani sulle orecchie
stringo forte le mie mani
ma vedo i loro occhi
vedo che mi guardano
guardano il mio piatto
guardano le mie mani
non dicono
più niente
mi guardano soltanto con gli occhi
allora ritiro le mani
la voce è sempre lì
ma vedo il loro occhi
ritiro le mie mani
mangio i miei piselli
con la voce
mangio
pisello dopo pisello
uno per volta
anche il prosciutto
con i loro occhi che guardano
mangio
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