Tranquillamente, i lenti occhi melodiosi
qui, quando il buio senza confini
scivola oltre il sognare, un ricciolo
si libra tra onde e scogliera
sorriso ardente, bramoso
morbido come capelli in un brivido di mezzanotte
un respiro passa in punta di piedi improvviso
una spalla addormentata, irrequieta
senza alcun suono, polpastrelli indugiano
cauti affinché il toccare non neghi
l'estasi che freme dell'attimo
ombre tese nel sussurro dell'aria.
Né luna, né stelle, lentamente una tenda
insinua la sua seta dietro pallide braccia
inizia ora, inizia ad aspettare, dolente
serena, distante, l'alba a toglierci il fiato.
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