Poi fu la volta di un treno che attraversò l’estate - Lars Gustafsson
Poi fu la volta di un treno che attraversò l’estate,
i finestrini tutti aperti: un ricordo più forte, un tempo
più forte.
Che paesaggio aperto, strade, mani che salutavano!
Quando alzai gli occhi dal libro, tutte le finestre erano buie,
le tende svolazzavano verso l’interno per una muta corrente.
Continuai a guardare. Avrei potuto durare cosí per l’eternità.
Compresi allora che di tale materia sono fatti i giorni.
trad. Maria Cristina Lombardi
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