Vincent Van Gogh - Natura morta con patate
da “Nel giardino del
diavolo” - Stewart Lee Allen
(…)
Il timore del mondo cristiano non derivava soltanto dal
fatto che il pomo dell’amore venisse accomunato alla mandragora. Era la
moralità stessa del frutto che veniva messa in discussione. Prendiamo la
patata, per esempio. Arrivò dal Nuovo Mondo, in Europa, più o meno
contemporaneamente al pomodoro. Anch’essa fu inizialmente paragonata alla mandragora,
ma che accoglienza diversa ebbe alla fine! Di colore scuro e opaca, rotonda,
gli aristocratici la presero immediatamente in simpatia, ma soltanto per
destinarla ai contadini. Essi trascorsero i duecento anni seguenti rimpinzando
di questo tubero qualsiasi proletario sul quale riuscissero a posare le loro
nobili mani. Ciò avvenne in particolar modo nei paesi cattolici, dove la
testolina irregolare del tubero sembrava circondata da un alone di santità, probabilmente
a causa del suo nome inca, papa. Tradotto alla lettera, il termine papa,
patata, divenne “il frutto del papa” o “il cibo del papa” (pope-ato), e
tutti ne tessevano le lodi, come i funzionari cattolici, che imploravano i capi
morali della chiesa di Roma affinché spingessero i contadini a “provare questo
cibo delizioso”.
(…)
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