dipinto di Lisandro Rota
Di agosto – Cenne de la
Chitarra
D’agosto
vi reposo en aire bella,
en Sinegal[l]ia, che me par ben fina;
il giorno sì vi do, per medicina,
che cavalcate trenta migliatella,
e tutti en trottier’ magri senza sella,
sempre lung’ a un’acqua de sentina;
da l’altra parte si faccia tonnina,
poi ritornando a poso di macella.
E, se ben cotal poso non vi anasa,
met[t]ovi en Chiusi la cit[t]à sovrana,
sì stanchi tutti da non disfar l’asa;
la borsa di ciascuno stretta e vana,
e stare come lupi a boc[c]a pasa,
tornando in Siena un dïe la semana.
en Sinegal[l]ia, che me par ben fina;
il giorno sì vi do, per medicina,
che cavalcate trenta migliatella,
e tutti en trottier’ magri senza sella,
sempre lung’ a un’acqua de sentina;
da l’altra parte si faccia tonnina,
poi ritornando a poso di macella.
E, se ben cotal poso non vi anasa,
met[t]ovi en Chiusi la cit[t]à sovrana,
sì stanchi tutti da non disfar l’asa;
la borsa di ciascuno stretta e vana,
e stare come lupi a boc[c]a pasa,
tornando in Siena un dïe la semana.
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