Pierre Auguste Renoir - Bagnante con capelli biondi
La donna conversa con la sua
coscia - Anna
Świrszczyńska
Solo grazie alla tua bellezza
posso partecipare
ai riti dell’amore.
Le mistiche estasi,
i tradimenti voluttuosi
come scarlatto rossetto,
il perverso rococò
dei grovigli psicologici,
la dolce nostalgia del corpo
che mozza il respiro nei
petti,
i crateri del tormento
che precipita sul fondo del
mondo –
li devo a te.
Con che tenerezza devo ogni
giorno
sferzarti con la sferza
dell’acqua gelata,
giacché proprio tu mi concedi
di giungere
alla bellezza e al senno,
che niente può sostituire.
Si schiudono dinanzi a me
nell’attimo dell’amore
le anime degli amanti e le possiedo.
Guardo, come scultore
la sua opera,
i loro volti serrati dalle
palpebre,
straziati dall’estasi,
densi
di felicità.
Leggo come angelo
i pensieri nei crani,
sento nel palmo
il cuore umano che batte,
ascolto le parole
che l’uomo all’uomo sussurra
nel più sincero istante della
vita.
Entro nelle loro anime,
percorro
la strada dell’incanto o dello
sgomento
verso contrade inaudite
come fondi di oceani.
Poi, carica di tesori,
torno a lungo
in me stessa.
Oh, quante ricchezze,
quante costose verità,
che ingigantiscono in un’eco
metafisica,
quante iniziazioni
delicate e sconvolgenti
devo a te, coscia mia.
La più compiuta bellezza della
mia anima
non mi darebbe alcuno di quei
tesori,
se non ci fosse la tua tersa,
liscia grazia
di animaletto amorale.
1972
Trad. Paolo Statuti
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