“L’unica
cosa che vi chiedo, - ripete Moma a intervalli regolari, - è di non mettere
l’età sul mio annuncio di morte. Vi scongiuro”, insiste tremante. Poi ci infila
in mano una carta stropicciata da dieci lek.
Le
nostre mamme ci chiamano, noi rispondiamo che siamo da Moma. E tutto tace. Da
Moma non si corrono rischi. Nei suo confronti abbiamo un dovere: renderle
visita spesso e volentieri, perché Moma è la nostra bisnonna e in questa vita è
rara la fortuna di incontrare le bisnonne. Poi, qui da noi, alla vecchiaia si
porta premura. Dunque, andiamo da Moma, questa scusa va bene per tutto.
Non
si sa quanti anni ha Moma. La sua data di nascita non è scritta su nessun
foglio da nessuna parte. Lei dice di essere nata forse il tale anno, poi ne
dice un altro. Pei il nostro paese è l’estrema vecchiaia, raggiunta di rado.
Noi stessi dicevamo: “Accidenti, Moma, quant’è forte! Moma che vive quanto il
corvo bianco! Moma che la morte l’ha s-c-o-r-d-a-t-a! State a vedere, la vecchia
seppellirà tutti i suoi figli!”
La
verità è che la salute di Moma trionfava. In lei la vita era vigorosa, il suo
corpo si dedicava ai lavori di casa dall’alba al tramonto, senza sostare
neanche un attimo.
Era
proprio forte, Moma.
Ma
noi volevamo credere che la bisnonna non funzionasse tanto bene. Io stessa ero
caduta nella trappola senza riflettere troppo. Appena avevo nel cuore qualcosa
che fa segreto, davo appuntamento da Moma. A casa nostra era difficile
avventurarsi a parlare di argomenti delicati cime gli uomini e l’amoreggiare.
Da Moma si poteva, “perché alla fine anche se vede e sente, sempre alla fine
non vede e non sente”.
Per la mamma, la zia, e
forse anche per me, per colpa della sua immensa vecchiaia era come se Moma non
ascoltasse più, né guardava e capiva, pur essendo sveglia, pur essendo lucida,
maliziosa, persino perfida. Gli occhi di Moma aspirati dalle orbite, circondata
dalla pelle flaccida di mille rughe minuziose, dovevano aver perso la loro
capacità. Anche se lei coglieva tutto senza fallo, la sua decrepitezza di
sicuro le impediva di comprendere
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