da "La donna della domenica" - Fruttero & Lucentini
Il
martedì di giugno in cui fu assassinato, l’architetto Garrone guardò
l’ora molte volte. Aveva cominciato aprendo gli occhi nell’oscurità
fonda della sua camera, dove la finestra ben tappata non lasciava
filtrare il minimo raggio. Mentra la sua mano maldestra per
l’impazienza, risaliva lungo le anse del cordoncino cercando
l’interruttore, l’architetto era stato preso dalla paura irragionevole
che fosse tardissimo, che l’ora della telefonata fosse già passata. Ma
non erano ancora le nove, aveva visto con stupore; per lui che di solito
dormiva fino alle dieci e oltre, era un chiaro sintomo di nervosismo,
di apprensione.”
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