3 gennaio 2019

virgo fragilis – Amalia Guglielminetti

Giovanni Romagnoli - Ballerina, 1923
virgo fragilis – Amalia Guglielminetti

Un languor di stanchezza io riconosco
nel volger delle tue pupille schive.
Fragil tu sei com'edera di bosco
che solo a un tronco avviticchiata vive.

Come l'acqua tu sei, che in ogni chiosco
verde si lagna e geme in fratte e in rive,
finché tremando, giù pel greto fosco,
sposi al fiume le sue acque giulive.

Si porgono le tue docili mani,
sé stesse offrendo a una catena grave
con fervor d'umiltà nei gesti piani.

L'anima tua in fondo a' tuoi sfuggenti
occhi, saprà sorridere soave
sol quando per amare s'annienti.

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