Edgar Degas - Dancer Tilting - 1883
da Un amore – Dino Buzzati
Il sipario era aperto ma la sala era immersa nel buio. Solo alcune bilance illuminavano di luce bianca il piancito. Più in alto, e dietro, si apriva il misterioso antro del palcoscenico, in un fantastico groviglio di scene arrotolate, di corde, di passerelle, di strani meccanismi, di ballatoi: prospettive vertiginose che lasciavano intuire un mondo a sé, complicatissimo, affascinante e assurdo. Le scene che aveva disegnato lui non erano ancora pronte. Come fondale, c’era la classica figurazione prospettica di un chiostro, forse usata per la Forza del Destino.
Ci furono le presentazioni, gli venne offerta una sedia, lo trattavano con rispettosa cortesia, come un ospite non al corrente delle cose di famiglia. In realtà quel giorno avrebbe potuto benissimo anche non venire. I costumi non erano ancora stati messi in lavorazione. Il maestro del balletto però, mentre il maestro al piano attaccava le prime note, gli si avvicinò per dirgli che la Clara Fanti, prima ballerina, voleva chiedergli alcuni schiarimenti sul costume disegnato per lei. E sorrideva in modo allusivo come per dire: lei sa benissimo che queste qui hanno da piantare sempre qualche grana.
Il sipario era aperto ma la sala era immersa nel buio. Solo alcune bilance illuminavano di luce bianca il piancito. Più in alto, e dietro, si apriva il misterioso antro del palcoscenico, in un fantastico groviglio di scene arrotolate, di corde, di passerelle, di strani meccanismi, di ballatoi: prospettive vertiginose che lasciavano intuire un mondo a sé, complicatissimo, affascinante e assurdo. Le scene che aveva disegnato lui non erano ancora pronte. Come fondale, c’era la classica figurazione prospettica di un chiostro, forse usata per la Forza del Destino.
Ci furono le presentazioni, gli venne offerta una sedia, lo trattavano con rispettosa cortesia, come un ospite non al corrente delle cose di famiglia. In realtà quel giorno avrebbe potuto benissimo anche non venire. I costumi non erano ancora stati messi in lavorazione. Il maestro del balletto però, mentre il maestro al piano attaccava le prime note, gli si avvicinò per dirgli che la Clara Fanti, prima ballerina, voleva chiedergli alcuni schiarimenti sul costume disegnato per lei. E sorrideva in modo allusivo come per dire: lei sa benissimo che queste qui hanno da piantare sempre qualche grana.
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