Edgar Degas - Ballerine in rosa
da Un amore – Dino Buzzati
La danza – scoprì Dorigo – non era altro che uno sfogo lirico del sesso: per il resto non poteva essere altro che decorazione o idiozia. Le rozze e lascive profferte carnali delle prostitute di postribolo risultavano una ridicola commedia al paragone degli allusivi e maliziosissimi adescamenti delle ballerine, che penetravano nel profondo. E quanto più una ballerina era brava, quanto più audaci, perfette, leggere, armoniose, acrobatiche le sue prestazioni, tanto più intensa, in chi la contemplava, la voglia di abbracciarla, di stringerla, di palparla e accarezzarla specialmente sulle cosce, di possederla fino in fondo. Entrò una folata di ballerine, saranno state dieci o dodici, erano le ombre del crepuscolo. In quel primo gruppo lei non c’era. Per un istante, con un sussulto interno, gli parve di riconoscerla nella terza, una brunetta di media statura. Coi rapidi movimenti che facevano non era facile distinguere bene. Poi la brunetta, girando su se stessa si avvicinò, fermandosi di colpo, insieme alle compagne, con una gamba alzata all’indietro, in bilico sulla punta dell’altra. Si presentò così di profilo e lui constatò che il naso era completamente diverso.
La danza – scoprì Dorigo – non era altro che uno sfogo lirico del sesso: per il resto non poteva essere altro che decorazione o idiozia. Le rozze e lascive profferte carnali delle prostitute di postribolo risultavano una ridicola commedia al paragone degli allusivi e maliziosissimi adescamenti delle ballerine, che penetravano nel profondo. E quanto più una ballerina era brava, quanto più audaci, perfette, leggere, armoniose, acrobatiche le sue prestazioni, tanto più intensa, in chi la contemplava, la voglia di abbracciarla, di stringerla, di palparla e accarezzarla specialmente sulle cosce, di possederla fino in fondo. Entrò una folata di ballerine, saranno state dieci o dodici, erano le ombre del crepuscolo. In quel primo gruppo lei non c’era. Per un istante, con un sussulto interno, gli parve di riconoscerla nella terza, una brunetta di media statura. Coi rapidi movimenti che facevano non era facile distinguere bene. Poi la brunetta, girando su se stessa si avvicinò, fermandosi di colpo, insieme alle compagne, con una gamba alzata all’indietro, in bilico sulla punta dell’altra. Si presentò così di profilo e lui constatò che il naso era completamente diverso.
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