Ettore e Andromaca. Di Giorgio De Chirico, Cosenza Museo all'aperto Bilotti
Andromaca – Enzo
Montano
Andromaque,
je pense à vous! Ce petit fleuve,
Pauvre et triste
miroir où jadis resplendit
L’immense majesté de
vos douleurs de veuve,
Ce
Simoïs menteur qui par vos pleurs grandit
(...)
Charles Baudelaire – il cigno
Attimi rubati alla precarietà
dell’imminente
morte che aleggia tra i clangori oltre
le mura.
Condannata alla costrizione della
serenità
di Consolatrice del principe eroe e
guerriero.
Non è permesso agli eroi amenità
romantiche
non è dato concedersi al dolore e al
pianto
né alla madre attenta né alla fedele
sposa
che dissimula la contrizione per
l’attimo finale.
Il mio presente è rimpiangere ciò che
è stato
sposa del principe sconfitto. Ucciso
dalla furia
mai placata anche mio padre, sette
miei fratelli
e crudele mi portò via anche il
figlioletto,
infine di tutta la gloriosa Troia ne
fece strame.
Quante volte ho invidiato Penelope
lei in attesa per vent’anni in casa
sua
io in guerra per dieci nella mia e
dopo schiava
e sposa di sconosciuti a cottimo
col ricordo di Ettore dilaniato
intorno alle mura.
Il mio dolore è l’espiazione di ciò
che sono stata
condanna insopportabile ed eterna
né mi consola l’essere madre di tutti
gli esiliati
o la ricomposizione di mito e storia
alla scoperta della vera esistenza
della
mia bella città sullo Scamandro: Ilio
la mitica.
Proprietà Letteraria riservata
© by apollo Edizioni di antonietta Meringola
C/da Cretarossa, 32 - 87043 Bisignano (Cosenza)
info@apolloedizioni.it
www.apolloedizioni.it
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