Jean Auguste Dominique Ingres – La grande odalisca, 1814, olio su tela. Louvre
Lontananze
- Enzo Montano
(La grande odalisca di Ingrés)
Sulla scia del tuo
odore vado verso climi affascinanti,
verso un porto stipato d'alberature e di vele
ancora affaticate dai flutti del mare
verso un porto stipato d'alberature e di vele
ancora affaticate dai flutti del mare
Charles
Baudelaire – Profumo esotico
Gioielli preziosi, tessuti damascati, sete,
il bel turbante incornicia un viso delicato,
bello;
lo sguardo indolente, sopporta appena chi la
osserva,
deliziato dalla sua bellezza levigata e
candida.
Dalla stanza illuminata dalla sua presenza
provengono, fin oltre la tela, profumi
esotici:
incenso, rosa damascena, sandalo, mirra,
delicato mi sorprende anche il profumo
della rosa della valle di Taif, il fiore
delle principesse.
La bella donna/odalisca non ha remore
né sofferenze: solo consapevolmente
inarrivabile
seppure esposta sul prezioso talamo di un harem
senza tempo, senza luogo e senza storia,
sventola un bel ventaglio di piume di pavone.
L’odalisca potrebbe essere Sherazade
che si prepara al racconto per la notte che
verrà.
Il re di Persia sarà conquistato dai racconti.
Chi, invece, osserva la tela di Ingres
non resiste allo sguardo della bellissima
odalisca
flessuosa come una Venere preziosa.
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