Andrew Wyeth - Brown Swiss
I
filamenti della conferva -
Annette von Droste-Hulshoff
“Lascia pencolare i rami, e invidiaci!
invidiaci!
Non perché beviamo il liquido
cristallo,
E accanto a noi scintillano le stelle
del cielo,
E il sole si è impigliato nel nostro
reticolo –
No, consanguinei dello stagno,
Egli ci stringe tutti al suo petto,
E noi gli trafiggiamo il cuore con i
nostri
Viticci sottili, come una donna
amante:
Simili a vene penetriamo nel suo
corpo,
Albeggiamo come i pensieri del suo
sogno;
Chi ci conosce, ci dice cari e fidati,
E il cobìte si mette sotto la nostra
custodia
Come mamma carpa con la sua prole;
L’onda ama far carezze col nostro
velo:
Solo di noi si fida l’amata fata dell’acqua,
Lei, la bella, la più leggiadra delle
rose.
Apri, o trifolium, le campanelle
Breve la tua giornata, ma regale il
suo passaggio”.
Traduzione
di Gio Batta Bucciol
Da
“Poesia” n. 29o, febbraio 2014. Crocetti
Editore
Nessun commento:
Posta un commento