dipinto di Luigi Guerricchio
Contadini - Enzo Montano
Visi scavati dalle spesse rughe
opera scolpita ogni giorno
dai violenti raggi del solstizio
riflessi dalle gialle stoppie di giugno
fatica immane e poco grano
sudore polvere penetrante
condivano l'intensa persistenza
degli stenti adiacenti alla fame
uomini neri intrisi dal destino
si riunivano e proclamavano lotte
alla disperazione sorda in un altrove lontano
effimere esaltazioni per rompere i giorni
il profumo del sapone di marsiglia
consegnava la domenica e quasi mai la festa
mettere insieme il mattino con la sera
era fatica anche con il rigo rosso
talvolta di sera a turno nelle case
si inscenava l'ipotesi di un convivio
l'allegria dei bambini saltellava
tra focacce ciambelle e uova sode
spesso l'oblio apre le sue chiuse
e lascia andare intere epoche
sapori suoni canti e danze; serve nuovo spazio
spazio ad un presente spesso inutile
Visi scavati dalle spesse rughe
opera scolpita ogni giorno
dai violenti raggi del solstizio
riflessi dalle gialle stoppie di giugno
fatica immane e poco grano
sudore polvere penetrante
condivano l'intensa persistenza
degli stenti adiacenti alla fame
uomini neri intrisi dal destino
si riunivano e proclamavano lotte
alla disperazione sorda in un altrove lontano
effimere esaltazioni per rompere i giorni
il profumo del sapone di marsiglia
consegnava la domenica e quasi mai la festa
mettere insieme il mattino con la sera
era fatica anche con il rigo rosso
talvolta di sera a turno nelle case
si inscenava l'ipotesi di un convivio
l'allegria dei bambini saltellava
tra focacce ciambelle e uova sode
spesso l'oblio apre le sue chiuse
e lascia andare intere epoche
sapori suoni canti e danze; serve nuovo spazio
spazio ad un presente spesso inutile
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