Cavaliere azzurro - opera di Kandinsky
Canzone di Cavaliere – Federico Garcia Lorca
(1860)
Sulla
luna nera
dei
briganti,
cantano
gli speroni.
Cavallino
nero.
Dove
porti il tuo cavaliere morto?
… I
duri speroni
del
bandito immobile
che ha
perduto le briglie.
Cavallino
freddo.
Che
profumo di fiore di coltello!
Nella
luna nera
sanguinava
il versante
della
Sierra Morena.
Cavallino
nero.
Dove
porti il tuo cavaliere morto?
La
notte sprona
suoi
neri fianchi
conficcandosi
stelle.
Cavallino
freddo.
Che
profumo di fiore di coltello!
Nella
luna nera,
un
grido! e il corno
lungo
del falò.
Cavallino
nero.
Dove
porti il tuo cavaliere morto?
Traduzione di Valerio Nardoni
da Federico Garcia Lorca, Nuda canta la notte, a cura di Valerio Nardoni
Corriere
delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
Sempre mi odierai, caro Enzo, anche se ti segnalo i refusi?
RispondiEliminaEccone uno "La notte sprona / suoi neri fianchi" Ti sei perso la "i". E comunque è meglio la traduzione di Rendina e Clementelli "La notte sperona / i suoi neri fianchi" perché a mio modesto avviso i fianchi non possono essere spronati. Semmai il cervello a cui i fianchi sono collegati!! Ma di questo tu non hai colpa. Semmai Crocetti.