Requiem per Ayrton Senna – Mario Benedetti
Ieri sera, quando ho saputo che Ayrton Senna
si era immolato sul circuito di Imola
mi ha invaso una compassione polverosa,
una tristezza residua
Non ho mai provato ammirazione per la Formula Uno
ma questo paulista temerario ed euforico
che sfidava la morte su bolidi di fuoco
dilapidava un coraggio così terzomondista
che non si poteva che sostenerlo quando per esempio
sottometteva il primo mondo di Alain Prost
Biografia di orizzonti curvilinei
costellata di trionfi in extremis
trascorreva laggiù
caldo di minacce
meteorite terrestre e bruciacchiato
incredulo e credente
spietato e pietoso
artigiano del proprio martirio
intempestivo e drastico
veloce come un singhiozzo
usciva dalla pista e dalla primavera
i sogni si accodavano senza avanguardia
e nessuno potrà più issarli a trecento all’ora
e mentre i professionisti della sensazione ci stordiscono
omaggio e pena ci fanno silenziosi.
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