dipinto di Nella Marchesini
Un amore – Dino Buzzati
Chi era? Dove andava? Con quali speranze? Perché faceva quella vita? Una ragazzina così fresca, viva, autentica. Se fosse nata in una famiglia come quella di lui, Antonio, sarebbe mai venuta lì dalla Ermelina? Che sbagliata infanzia c’era alle sue spalle? Oppure era soltanto smania di libertà, e di ribellione, desiderio di vestiti, gusto rabbioso di umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà di precipitare? Mentre si rivestiva, in quel particolare stato d’animo, sereno e malinconico che segue lo sfogo dei sensi, Antonio scostò la tendina di mussola che riparava la finestra. E vide fuori. Non credeva di essere così in alto. Di fronte c’era una casa della medesima statura e forse più. Ma a destra di questa casa si apriva un varco per cui lo sguardo spaziava su una sterminata prospettiva di terrazze e di tetti. Di tetti soprattutto, neri, gremiti di comignoli, laggiù.
Chi era? Dove andava? Con quali speranze? Perché faceva quella vita? Una ragazzina così fresca, viva, autentica. Se fosse nata in una famiglia come quella di lui, Antonio, sarebbe mai venuta lì dalla Ermelina? Che sbagliata infanzia c’era alle sue spalle? Oppure era soltanto smania di libertà, e di ribellione, desiderio di vestiti, gusto rabbioso di umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà di precipitare? Mentre si rivestiva, in quel particolare stato d’animo, sereno e malinconico che segue lo sfogo dei sensi, Antonio scostò la tendina di mussola che riparava la finestra. E vide fuori. Non credeva di essere così in alto. Di fronte c’era una casa della medesima statura e forse più. Ma a destra di questa casa si apriva un varco per cui lo sguardo spaziava su una sterminata prospettiva di terrazze e di tetti. Di tetti soprattutto, neri, gremiti di comignoli, laggiù.
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