Risonanza, non più con l’udito
miserabile. Come fosso il suono
che tutt’intorno.
Muzot, ottobre 1925
Non più per
le orecchie...: suono
che, come un
orecchio più profondo,
ode noi che
in apparenza udiamo.
Spazi che
s’invertono. Progetto
di mondi interiori
nell’Aperto...,
Templi prima
della loro nascita,
Soluzione
satura di Dèi
difficilmente
solubili...: Gong!
Somma di ciò
che tace, che
professa se
stesso,
rombante
ritrarsi in sé ritrarsi
di ciò, che
di sé ammutolisce,
durata che
la scadenza incalza,
stella
rifusa...: Gong!
Tu, quella
che mai si dimentica,
che si
generò nella perdita,
festa non
più compresa,
vino a bocca
invisibile,
tempesta nel
pilastro che sorregge,
viandante
che stramazza sulla via,
nostro, di
tutto, tradimento...: Gong!
Muzot,
novembre 1925
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