1 dicembre 2018

da “Gli amori difficili”. L'avventura di un lettore, (1958) – Italo Calvino

dipinto di Eric Bowman
da “Gli amori difficili”. L'avventura di un lettore, (1958) – Italo Calvino

La dolcezza del contatto si sommava alla lettura e, per quel che riguarda Amedeo, la faceva più completa; invece per la villeggiante doveva esser diverso, perché s'alzò, si mise a sedere e disse:
- Ma...
Amedeo fu costretto ad alzare il capo dal libro. La donna lo stava guardando, ed i suoi occhi erano amari.
- Qualcosa che non va? - lui chiese.
- Ma non si stanca mai di leggere? - disse la donna. - Non si può dire che lei sia un tipo di compagnia! Non sa che con le signore si deve fare conversazione? - soggiunse con un mezzo sorriso che forse voleva essere solo ironico ma ad Amedeo, che in quel momento avrebbe pagato chissà cosa per non staccarsi dal romanzo, apparve addirittura minaccioso. «Cos'ho fatto, a mettermi qui!» pensò. Ormai era chiaro che con quella donna al fianco non avrebbe più letto una riga. «Bisognerebbe farle capire che s'è sbagliata, - pensò, - che sono il tipo meno adatto a fare il cicisbeo da spiaggia, che sono un tipo a cui è meglio non dare nessuna confidenza.» - Conversazione? - disse ad alta voce. - Conversazione come? - e allungò una mano verso di lei. «Ecco, se ora le metto le mani addosso, lei si sentirà certo offesa da una mossa così fuori luogo, magari mi darà uno schiaffo e se ne andrà.» Ma, fosse un suo naturale riserbo, fosse un vagheggiamento diverso, più dolce, quello che in realtà egli stava inseguendo, fatto sta che la carezza, anziché brutale e provocatoria, fu timida, melanconica, quasi supplichevole: le sfiorò il collo con le dita, sollevò una collanina che ella aveva, e la lasciò ricadere. La risposta della donna consistette in una mossa dapprima lenta, come rassegnata e un po' ironica - abbassò il mento di lato, a trattenergli la mano -, poi rapida, come in un calcolato scatto aggressivo: gli morsicò il dorso della mano. - Ahi! - fece Amedeo. Si staccarono.
- È così che fa conversazione, lei? - disse la signora.
«Ecco, - ragionò velocemente Amedeo, - questo mio modo di far conversazione non le piace, quindi conversazione non se ne fa, e io leggo», e già s'era buttato su un nuovo capoverso. Ma cercava d'ingannare se stesso: capiva bene che ormai si era andati troppo in là, che tra lui e la signora abbronzata s'era creata una tensione che non poteva più essere interrotta; capiva anche che era lui il primo a non volerla interrompere, tanto non sarebbe più riuscito a tornare alla sola tensione della lettura, tutta raccolta e interiore. Poteva, invece, cercare di far sì che questa tensione esterna avesse per così dire un corso parallelo all'altra, in modo da non dover rinunziare né alla signora né al libro.
Siccome la signora s'era seduta appoggiando la schiena a uno scoglio, egli sedette al suo fianco e le passò un braccio attorno alle spalle, tenendo il libro sulle ginocchia. Si voltò verso di lei e la baciò. Si staccarono e si baciarono ancora. Poi lui riabbassò il capo sul libro e riprese a leggere.

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