Guernica after Picasso - Jorge Reinoza
Baruffa – Federico Garcia Lorca
a Rafael Mendez
sulla
costa del burrone
i
coltelli di Albacete,
belli
di sangue rivale,
rilucono
come pesci.
Dura,
una luce di carte
ritaglia
nell’aspro verde
cavalli
imbizzarriti,
profili
di cavalieri.
Nella
chioma di un olivo
piangono
due vecchie donne.
il toro
della baruffa
monta
su tutte le furie.
Angeli
neri portavano
pezzuole
e palle di neve.
Angeli
con grandi ali
di
coltelli di Albacete.
Juan
Antonio di Montilla
va giù
morto nel dirupo,
il
corpo pieno di gigli
e
melagrane alle tempie.
Ora,
diretto alla morte,
monta
una croce di fuoco.
*
Giudice
e guardia civile
vengono
per l’oliveto.
Il
sangue colato geme
muta
canzone di serpe.
Signori
guardie civili:
la
stessa cosa di sempre.
Son
morti quattro romani
e
cinque cartaginesi.
*
La sera
pazza di fichi
e di
rumori roventi
sviene
e cade sulle cosce
ferite
dei cavalieri.
E
angeli neri volavano
nella
brezza di ponente.
Angeli
con lunghe trecce
e con i
cuori di olio.
da Federico Garcia Lorca, Nuda canta la notte, a cura di Valerio Nardoni
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
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