L’austero Dante non sdegnava il sonetto;
Petrarca in esso versava il suo amore;
Amava giocarci il creatore di Macbeth;
Con esso Camöes cantava il dolore.
Ancora oggi il poeta incanta:
Wordsworth a strumento lo sceglieva,
Quando dal vano mondo lontano
La natura e il suo ideale descriveva.
All’ombra dei Tauridi distante
Il vate lituano i sogni all’istante
Nella sua stretta cornice imprigionava.
Da noi era ancora ignoto alle dame,
Quando per esso già Del’vig lasciava
Dell’esametro l’arie consacrate.
Trad. Paolo Statuti
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