dipinto di Fabian Perez
Sonetto XCIV – Pablo NerudaSe muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che u risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.
Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.
È una casa si grande l'assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell'aria.
È una casa si trasparente l'assenza
che senza vita ti vedrò vivere
e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.
Trad. Giuseppe Bellini
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