Achille e Deidamia - Joseph Pollet, Palazzo del Lussemburgo
da Achille in Sciro – Pietro Metastasio
Deidamia
Che
d'infami pirati
Tutto è
infestato il mar? Così rapite
Fur le
figlie infelici
Al re
d'Argo e di Tiro. Ignori forse
La
recente di Sparta
Perdita
ingiuriosa? e che ne freme
In van
la Grecia, e che domanda in vano
L'infida
sposa al predator troiano?
Chi sa
che ancora in quelle
Insidiose
navi... Oh dèi! vien meco.
Achille
Di che
temi, mia vita? Achille è teco.
Deidamia
Taci.
Achille
E se
teco è Achille...
Deidamia
Ah! taci:
alcuno
Potrebbe
udirti: e, se scoperto sei,
Son
perduta, ti perdo. E che direbbe
Il
genitor deluso? Una donzella
Sai che
ti crede, e si compiace e ride
Del
nostro amor; ma che sarà se mai
(Solo
in pensarlo io moro),
Se mai
scopre che in Pirra Achille adoro?
Achille
Perdona,
è vero.
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