da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo
“Ha niente in contrario se il cavaliere Pintacuda mangia con lei?”.
Qualcosa in contrario l’aveva, temeva sempre di dover parlare mentre stava mangiando. Poco dopo, il settantino segaligno si presentò con un mezzo inchino.
“Liborio Pintacuda, e non sono cavaliere”.
“La debbo preavvertire di una cosa anche a costo di apparire vastaso” continuò il non cavaliere appena assittatosi. “Io, quando parlo, non mangio. Di conseguenza, se mangio, non parlo”.
“Benvenuto al club” disse Montalbano tirando un respiro di sollievo. (Il ladro di merendine).
“Ha niente in contrario se il cavaliere Pintacuda mangia con lei?”.
Qualcosa in contrario l’aveva, temeva sempre di dover parlare mentre stava mangiando. Poco dopo, il settantino segaligno si presentò con un mezzo inchino.
“Liborio Pintacuda, e non sono cavaliere”.
“La debbo preavvertire di una cosa anche a costo di apparire vastaso” continuò il non cavaliere appena assittatosi. “Io, quando parlo, non mangio. Di conseguenza, se mangio, non parlo”.
“Benvenuto al club” disse Montalbano tirando un respiro di sollievo. (Il ladro di merendine).
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