Michelangelo - Tomba di Giuliano de' Medici, particolare, marmo, 1524/1534, 650×470 cm, Sagrestia Nuova, Firenze
Solitudine – Pier Paolo Pasolini
…
Nondimeno ti parlo:
chissà
che la maschile
tua
distrazione tarli
l’indiscreto,
il Vile.
Ecco:
la tela stinta
dei
calzoni disegna
le tue
forme intime
dove
l’arcano regna.
Arrossisci?
Mi scacci?
Pensati
tredicenne,
in
treno, con le mani
strette
sul grembo tenero.
Pensati
sotto il fiotto
della
doccia, a Bologna,
col
costume disciolto,
ebbro
di vergogna.
………………….
Oh è
inutile insistere,
ormai
ci si è intesi:
è
abbastanza triste
il tuo
volto riacceso.
Ma… hai
forse ingannato
lo
stesso Tentatore?
Ti vedo
appassionato
DI
BELLEZZA O D’AMORE?
Disprezzo
e tenerezza
verso
di te, Narciso,
covi
nel carezzevole
odioso
tuo viso.
Me ne vado:
imprendibile
nel tuo
esistere puro,
ingenuo,
e conscio, vivi:
anche a
me sei oscuro.
da Pier Paolo Pasolini, Versi dal paese dell’anima.
Corriere
delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
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