Maurits Cornelis Escher - Scacchi
da Poesia del poeta - Walt Whitman(...)
Un uomo è un invito e una sfida:
È inutile nascondersi – non senti i sarcasmi e le risa? Non senti gli ironici echi?
Libri, amici, filosofi, preti, l’azione, il piacere, l’orgoglio, si agitano in qua e in là, cercando la gioia,
Ma è lui che indica la gioia e addita anche quelli che si agitano in qua e in là.
Qualunque sia il suo sesso, qualunque la stagione o il luogo, se ne va rilassato, gentile, sicuro, di
giorno e di notte,
Egli ha la chiave che apre ogni cuore – la risposta alle mani curiose sulle maniglie.
La sua accoglienza è universale – il fluire della bellezza non è meno accetto o universale di lui,
La persona da lui prediletta di giorno o che divide il suo letto di notte è benedetta.
Ogni esistenza ha i suoi idiomi, ogni cosa ha un suo lessico e una sua lingua,
Egli le sa riunire tutte in una sua che dona agli uomini e ogni uomo se ne fa interprete, così ogni
uomo interpreta anche se stesso,
Una parte non contrasta con l’altra – egli è colui che le unisce e sa come unirle.
Dice con indifferenza, Come stai, amico mio? Al presidente all’udienza del mattino,
E dice, Buongiorno fratello! Al poveretto che zappa nella piantagione di zucchero,
Ed entrambi lo capiscono e sanno che le sue parole sono giuste.
Entra, perfettamente a suo agio, in Campidoglio,
Entra nel Congresso e un deputato dice ad un altro: Ecco che arriva un pari nostro neoeletto.
(...)
Trad. Igina Tattoni
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