Tiziano - Amor sacro e Amor profano, 1515, olio su tela, cm 118x278, Galleria Borghese, Roma
Stanze. Libro primo 21 - Angelo PolizianoNon era ancor la scelerata sete
del crudele oro entrata nel bel mondo;
viveansi in libertà le genti liete,
e non solcato il campo era fecondo.
Fortuna invidiosa a lor quiete
ruppe ogni legge, e pietà misse in fondo;
lussuria entrò ne' petti e quel furore
che la meschina gente chiama amore”.
Nessun commento:
Posta un commento