Figlio d’Ebrei – Costantino Kavafis
50 d.C.
Fu pittore e poeta, corridore e discobolo,
Iante d’Antonio, bello come Endimione.
Cara alla sinagoga la sua gente.
“Quelli sono i miei giorni più preziosi,
quando abbandono la ricerca estetica
e lascio l’ellenismo ardito e bello,
con la sovrana cura
delle bianche , perfette, corruttibili membra.
Allora son quello che vorrei
essere sempre: figlio d’Ebrei, dei sacri Ebrei”.
Dichiarazione troppo ardente. “Sempre
figlio d’Ebrei, dei sacri Ebrei”.
Non fu così. Non fu così. Che l’Arte
e l’Edonismo d’Alessandria l’ebbero
loro figlio iniziato, consacrato.
Trad. Filippo Maria Pontani
50 d.C.
Fu pittore e poeta, corridore e discobolo,
Iante d’Antonio, bello come Endimione.
Cara alla sinagoga la sua gente.
“Quelli sono i miei giorni più preziosi,
quando abbandono la ricerca estetica
e lascio l’ellenismo ardito e bello,
con la sovrana cura
delle bianche , perfette, corruttibili membra.
Allora son quello che vorrei
essere sempre: figlio d’Ebrei, dei sacri Ebrei”.
Dichiarazione troppo ardente. “Sempre
figlio d’Ebrei, dei sacri Ebrei”.
Non fu così. Non fu così. Che l’Arte
e l’Edonismo d’Alessandria l’ebbero
loro figlio iniziato, consacrato.
Trad. Filippo Maria Pontani
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