Così
belli. Vederli lontano,
seduti
faccia a faccia, lei e lui,
assorti
nella mandorla del mondo,
vederli
senza sentire una parola
– déi
prigionieri in un acquario igneo –
e
sapere ciò che loro ancora non sanno:
come la
lingua del sole che liscia il pelo ai suoi nati
li sta
salvando il desiderio.
Da Jorge
Riechmann, Amo il mio corpo imperfetto. Poesie scelte 1986-2011, a cura di
Stefano Bernardinelli, Edizioni Medusa, Milano 2013
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