opera di Sydney Percy Kendrick
Il grande mazzo di gigli – Margherita GuidacciIl grande mazzo di gigli… Stringevo tra le braccia
quel candore, stordita dal profumo vertiginoso.
In cosa mi somiglia, mi chiedevo. Domandomelo
tu avevi detto che in qualche modo mi somigliava.
Avvizzito da anni, tornava ancora
ad abbagliare la memoria con la sua luce di neve.
Era invincibile come l’alba, come la scia della luna
sulle acque in cui sprofondava la mia vita
di naufraga- e soltanto a quell’immagine
io mi aggrappavo allora, per salvarmi
Un buon lavoro a dimostrazione di una tecnica ottimale ed un'espressività soggettiva apprezzabile.
RispondiElimina