opera di Michael & Inessa Garmash
Lamento di Iside – Anonimo egizio del 1000 a.C
Testo
rituale egizio che faceva parte della liturgia nella celebrazione del culto
della dea Iside
Vieni a casa
tua, vieni a casa tua, o dio On !*
Vieni a casa
tua, tu che non hai nemici.
O bel giovane
vieni a casa tua per vedermi.
Io sono la tua
sorella che tu ami: tu non devi scostarti da me.
O bel ragazzo,
vieni a casa tua.
Io non ti vedo
ed i miei occhi ti desiderano.
Vieni a quella
che ti ama, Wennofre, tu beato !
Vieni alla tua
sorella, vieni alla tua consorte, tu stanco di cuore.
Vieni alla
signora della tua casa.
Io sono la tua
sorella della tua stessa madre,
tu non devi
stare lontano da me.
Gli dei e gli
uomini hanno vòlto a te il loro viso
e ti piangono
insieme.
Io ti chiamo e
piango, che s'oda fino al cielo.
Ma tu non odi
la mia voce;
eppure io sono
la tua sorella che amavi sulla terra:
tu non amavi
nessuna all'infuori di me, fratello mio, fratello mio!
*Osiride,
marito della dea Iside
Da
Carlo Cappucci, Canzoniere dell’amore coniugale, Edizioni Cappelli
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