opera di William Oxer
Il boyfriend russo – Sergej Timofeev
Che
lascia all’amico una ragazza tedesca
prima
di ritornare a casa?
Una
maglia Replay consunte, ma
tremendamente
amata, una bottiglietta
con un
resto di profumo Calvin Klein “one”
(unisex).
Un indirizzo: una certa
strasse.
Lei amava passare
ai
McDonald’s per prendere
i
frappé alla vaniglia. Sull’autobus
notturno
ascoltava col suo
lettore
cd Nick Cave
e
Suede. Era indipendente e
non le
piaceva quando la lasciavano
passare
avanti o la guardavano
troppo
fissamente. Presto lavorerà
nel più
grande albergo di Lipsia,
dove
all’inizio dovrà fare
pratica
al ristorante, poi alla reception.
E solo
tra un paio di anni passerà
a
studiare managment e comincerà
a
lavorare come amministratrice in uno
degli
alberghi oppure aprirà persino
un suo
ristorante. Il suo amico
russo,
evidentemente, non potrà recarsi
a
Lipsia, perché nei prossimi
mesi
lei sarà tremendamente impegnata
col
lavoro. Lei ha gli occhi castani
con un
goccio di verde, un taglio
di
capelli molto grazioso. “Non mi
sposerò
mai”, diceva lei. “Farò
un
bambino e lo alleverò da sola”.
L’ha
portata via una corriera alle 12:00
con
destinazione finale Stoccarda.
Scenderà
a Berlino e prenderà un treno
per
Lipsia. Arriverà, laverà
i
vestiti, chiamerà le amiche. “Ho avuto
un
boyfriend russo per un’intera settimana”.
“Ma che
dici!”. La maglia Replay, il profumo
Calvin
Klein, lindirizzo: una certa strasse.
traduzione
di Paolo Galvagni
da
“Poesia”, n. 192, marzo 2005
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