A breakfast table - O.A. Hermansen
da “Manie del Cuoco”
- Allan Bay
Mania dell’autore 6:
le aringhe
Aringhe,
che passione! Fresche, sotto sale e affumicate: sono sempre meravigliose. È un
pesce da mari freddi, onnipresente nell’Atlantico del Nord. Storicamente,
insieme al merluzzo, è stato la madre della ricchezza dell’Europa: migliaia di
pescatori erano impegnati in un ambiente ostile a pescare questi pesci
dall’inesauribile domanda di mercato. Per questi tosti pescatori, girare le
prue e conquistare l’egemonia mercantile in tutte le rotte del mondo è stato un
gioco da ragazzi.
Aringhe al forno
Per
4. Tagliate a fette 2 patate, 2 topinambur, 100 g di sedano di Verona e 3
filetti di aringa dissalati. Ungete una pirofila e mettete, a strati, le
aringhe, i topinambur, il sedano di Verona e le patate, spolverizzando con 8
cucchiai di soffritto di cipolle e con prezzemolo
tritato.
Coprite con 1 dito di acqua bollente, regolate di pepe, non di sale, mi
raccomando, e cuocete in forno a 180° per 1 ora, più o meno, dipende dallo
spessore delle patate.
Aringhe all’avena
Per
4. Specialità tipicamente scozzese, da prepararsi preferibilmente con le
aringhe fresche, diliscate e aperte a libro. Ma poiché chi si accontenta gode…
Dissalate 6 filetti di aringa, pepateli e passateli in un piatto dove avete
versato abbondante farina d’avena macinata grossa. Battete bene il pesce, prima
da un lato poi dall’altro, perché la farina aderisca bene e formi uno strato
compatto. In un tegame fate sciogliere abbondante grasso di pancetta
affumicata, altrimenti strutto, altrimenti burro, e quando è ben caldo friggete
il pesce, a fuoco moderato, 6’ circa per lato. Asciugatelo su carta da cucina
per
eliminare
il grasso in eccesso e servitelo spolverizzato di sale e di prezzemolo tritato
e guarnito con fettine di limone.
Aringhe alla Marina
Tagliate
a filettini dei filetti di aringa affumicata – che gioco di parole. Metteteli
in una terrina, a strati, alternandoli con cipollotto fresco tagliato a
rondelle, la buccia di 1 limone tagliata a julienne finissima, poco aceto di
mele e peperoncino a piacere, ma abbondate. Alla fine coprite a filo di un buon
olio extravergine d’oliva delicato, ligure o del Garda, e lasciate riposare in
un luogo fresco almeno per 1 settimana. Per ultimo prendeteli con un
cucchiaino, olio compreso, metteteli su pane tostato e gustateli. Durano a
lungo, sempre coperti di olio e sempre in un luogo fresco.
Aringhe alla panna
Potete
fare questo piatto anche con le aringhe affumicate: in questo caso lasciatele a
mollo coperte a filo di latte per 6 ore, scolatele e asciugatele bene – restano
comunque salate, quindi è inutile salare la preparazione.
Per
4. Tagliate a fettine sottili 4 cipolle e rosolatele con poco burro per 15’ con
un po’ di aneto. Sciacquate e asciugate 600 g di filetti di aringhe fresche.
Sciogliete 1 noce di burro in una padella e cuocete i filetti per 3’, girateli,
unite le cipolle e 2 mele sbucciate e tagliate a dadini e proseguite la cottura
per 5’. Alla fine unite 200 g di panna, cuocete per 1’, regolate di sale e pepe
e servite. Accompagnate con patate a vapore.
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