Atene - Acropoli
Orazio ad Atene – Costantino Kavafis
Nella camera dell'etera Lea
tra l'eleganza, il lusso e il letto molle,
un giovane, i gelsomini in mano, parla.
Molte pietre gli adornano le dita,
tra l'eleganza, il lusso e il letto molle,
un giovane, i gelsomini in mano, parla.
Molte pietre gli adornano le dita,
veste di bianco, un abito di seta
con ricami anatolici dorati.
La lingua è l'attico, si sente,
ma un lieve accento nella sua pronuncia
con ricami anatolici dorati.
La lingua è l'attico, si sente,
ma un lieve accento nella sua pronuncia
tradisce ch'è del Tevere, del
Lazio.
Il giovane professa il proprio amore
e l'ateniese ascolta silenziosa
Il giovane professa il proprio amore
e l'ateniese ascolta silenziosa
il suo eloquente innamorato
Orazio
e del grande italiano la passione
con mondi nuovi di Bene la seduce.
e del grande italiano la passione
con mondi nuovi di Bene la seduce.
trad. Cristino Sangiglio
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