14 novembre 2018

da “Gabriella garofano e cannella” – Jorge Amado

Joan Mirò - Circus, 1934
da “Gabriella garofano e cannella” – Jorge Amado

Il tempo del raccolto era vicino, un raccolto così abbondante non lo ricordava nessuno, Gabriella preparava enormi vassoi di dolci. Un altro vassoio, ancora più enorme, di salatini assortiti, di polpettine di baccalà. Il piccolo Tuisca, fumando un mozzicone di sigaretta, aspettava raccontando le chiacchiere del bar, i pettegolezzi, le piccole notizie che maggiormente lo avevano colpito: le dieci paia di scarpe di Mundinho Falcão, la partita di calcio sulla spiaggia, il furto in un magazzino di tessuti, l’annuncio del prossimo arrivo del Grande circo balcanico con elefante e giraffa, un cammello, leoni e tigri. Gabriella rideva, ascoltando, ma si fece attenta alla notizia del circo.
- Arriva davvero?
- Ci sono già i manifesti sui muri.
- Dalle mie parti una volta è arrivato un circo, ci sono stata con mia zia. C’era un uomo che mangiava il fuoco.
Tuisca faceva progetti: appena arrivato il circo, avrebbe seguito i pagliacci durante il giro in città a cavalcioni sugli asini. Era successo sempre così, tutte le volte che un circo aveva alzato i tendoni sullo spiazzo davanti al mercato del pesce. Il pagliaccio chiedeva: - Un pagliaccio chi è?
Ed i ragazzi in coro:
- È un goloso di bignè.
Il pagliaccio segnava le loro teste con il gesso e così potevano assistere gratis allo spettacolo. A volte Tuisca aveva aiutato nelle pulizie dell’arena, rendendosi indispensabile. In quelle occasioni abbandonava il lavoro di lustrascarpe.
- Un circo mi voleva ingaggiare... Il direttore mi chiamò...
- Come inserviente?
Tuisca quasi si offese: - No, come artista.
- E cosa sai fare?
Il visetto negro si illuminò:
- Aiutare nel numero delle scimmie, sfilare con gli altri. Pure ballare... Non accettai, solo per mia madre... - la negra Raimunda era semiparalizzata dai reumatismi, impossibilitata ad esercitare il suo mestiere di lavandaia, i figli mantenevano la casa: Filò autista di autobus, e Tuisca, maestro di molti mestieri.

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