The Medina or Old City of Tunis
Sinai, Guernica e il Mar Morto - Almir Kolar Mio fratello Zulfikar attraversa da anni la frontiera
portando la polvere della sua patria morta
parliamo del fascismo o della fame della giustizia del più forte
della isteria dei popoli scelti
mi dice che il Senato ha accettato la politica della paura
e con apprensione conclude che capisce di meno in meno
la retorica di quest’era nuova
ma comunque non si preoccupa se il traffico di persone sta fiorendo
e se la popolazione del terzo mondo è di nuovo in salita
non sa che fra poco acconsentiremo
ad una capitolazione incondizionata
e che ogni nostra rivolta entrerà
negli annali dell’assurdo
fratello Zulfikar crede
alla forza dell’idea
all’ideale degli Illuministi alla lezione del rinascimento
alla possibilità della parola di collegare le rive
e dello spirito di sopravvivere comunque all’apocalisse di oggi
non sospetta che abbiamo accettato il tradimento tanto prima
già all’alba
sulla piazza trascurata della rivoluzione
Ma prima di avviarsi
per i cammini di passaggio permanente
mi dice che Guernica è sempre in fiamme
e che tocca a me di lasciare la traccia nelle ceneri delle nuove pestilenze
accetto l’incarico affidato
nascondendo la mia paura e codardia
Traduzione: Sinan Gudzevic
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