Pierre-Auguste Renoir Nude in the Sunlight
da "Sotto le ciglia chissà" - Fabrizio De André
Ho sempre pensato alla donna come emblema del sacrificio e fra questi emblemi del sacrificio tre mi sembrano fondamentali. Il sacrificio della maternità, una malattia che l’uomo, il maschio non conosce, che dura ben più di nove mesi a quanto mi dicono, a quanto osservo. Il sacrificio della prostituzione, che attraverso il dolore può anche diventare santificazione, secondo il mio punto di vista. E un altro tipo di sacrificio, un altro tabù che viene osservato non soltanto in Paesi diversi dal nostro, ma anche nel nostro, ed è il sacrificio della verginità, anche se correva voce tempo fa che si poteva considerare vergine soltanto una bambina di quattro anni che corresse molto più svelto del fratello. Ma appunto era soltanto una battuta.
Ho sempre pensato alla donna come emblema del sacrificio e fra questi emblemi del sacrificio tre mi sembrano fondamentali. Il sacrificio della maternità, una malattia che l’uomo, il maschio non conosce, che dura ben più di nove mesi a quanto mi dicono, a quanto osservo. Il sacrificio della prostituzione, che attraverso il dolore può anche diventare santificazione, secondo il mio punto di vista. E un altro tipo di sacrificio, un altro tabù che viene osservato non soltanto in Paesi diversi dal nostro, ma anche nel nostro, ed è il sacrificio della verginità, anche se correva voce tempo fa che si poteva considerare vergine soltanto una bambina di quattro anni che corresse molto più svelto del fratello. Ma appunto era soltanto una battuta.
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