11 settembre 2018

Canto del flauto - Moulana Rumi

Sigismondo Coccapani - Flautista, 1630, 1640. Galleria degli Uffizi, Firenze
Canto del flauto - Moulana Rumi
 

Da quando mi strapparono dal Canneto, 
ha fatto piangere uomini e donne il mio dolce suono!
Un cuore voglio, un cuore dilaniato dal distacco dell'Amico, 

che possa spiegargli la passione del desiderio d'amore.

Ché chiunque lungi rimanga dall'origine sua, 

sempre ricerca il tempo in cui vi era unito!
Io in ogni assemblea ho pianto le mie note gementi, 

compagno sempre degli infelici e dei felici,
e tutti si illusero, ahimé, d'essermi amici, 

e nessuno cercò nel mio cuore il mio segreto più fondo.

Eppure il segreto mio non è lontano, no, dal mio gemito:
sono gli occhi e gli orecchi che quella Luce non hanno!
Non è velato il corpo dall'anima, non è velata l'anima dal corpo: 

pure, l'anima, a nessuno è dato vederla
 

Traduzione di A. Bausani

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