Iain Faulkner - Back to the room
Ampio letto per tutti i miei fiumi - Marina CvetaevaAmpio letto per tutti i miei fiumi –
uomo estraneo
passante, nelle mani del quale – come dentro la neve,
con tutto l’ardore delle palpebre
colpevoli; al quale vado dietro e dietro,
verso il fragore dei carri che vengono incontro.
Amante che forse non c’è nemmeno,
(si consuma un sospiro – e non c’è più!)
estraneo uomo;
caro uomo,
giaciglio-uomo
per sempre-uomo!
– Ignoto! – Con strutto di serpe, senza candele,
cuocere il pane nuziale.
Verso il tradimento! Nell’alveo delle separazioni, non degli incontri
ha da correre il mio fiume.
– All’appuntamento! – Ma se il mio discorso è oscuro –
giù dalle spalle una casa di pietra!
Sopra il fossato delle separazioni, il tubare degli incontri
del mio fiume il discorso…
Spazio-uomo;
di nessun dove-uomo,
attraverso il pavimento – un uomo,
un uomo che passa.
12 febbraio 1922
Trad. Pietro Zveteremich
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