quando sono entrata in quel caffè e ho visto te – Rupi Kaur
quando sono entrata in quel caffè e ho visto te. il mio corpo non ha reagito
come la prima volta. ho aspettato che il mio cuore mi abbandonasse. che le
gambe congelassero. che la tua sola vista mi facesse cadere a terra in lacrime.
non è accaduto nulla. non c’è stato contatto né movimento interno quando i
nostri sguardi si sono incrociati. sembravi un tipo qualunque con un
abbigliamento qualunque e un caffè qualunque. niente di trascendentale.
penso sempre di meritare poco. il mio corpo dev’essersi ripulito da te da un
bel pezzo. dev’essersi stancato di me che mi comportavo come se avessi perso
la cosa più bella che mi fosse accaduta. e dev’essersi strizzato via le
insicurezze mentre io ero occupata a crogiolarmi nell’autocommiserazione.
quel giorno ero struccata. i capelli andavano dove volevano loro. avevo
addosso una vecchia maglietta di mio fratello e i pantaloni del pigiama.
eppure mi sentivo un’ammaliatrice luccicante. una sirena. ho ballicchiato in
macchina mentre guidavo verso casa. in quel caffè eravamo sotto lo stesso
tetto. eppure ero a sistemi solari di distanza da te.
Trad. Alessandro Storti
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