Antonio Donghi - Le villeggiabti, 1934
Il suo Beckett – Anne Carson
Andare
a trovare mia madre è come darsi a un’opera di Beckett.
Conosci
la sensazione di sprofondare nella crosta terrestre,
il
nero profondo dell’oh no
della stanzetta
con
pareti troppo vicine, tanto comprendibili.
Tintinnio
e dissolvenza di giocattoli che appartengono alla memoria
ma
che appaiono qui per errore, vagabondi e soffocati
su
una pagina di dolore.
Peggio
dice
quando chiedo,
mentre
(era aprile?) un certo buon umore le sfiora gli occhi—
“siamo
andati in barca a remi sul Lago di Como”
senza
giungere al labbro.
Il
nostro amore, quell’esaltato
mezzo matto,
fa
una corsa intorno alla stanza
e
fa sbattere ogni cosa
per
poi sparire di nuovo.
trad.
Gian Maria Annovi
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