Johannes Vermeer - A Lady
Writing a Letter, with her Maid, 1670 Oil on canvas, 71.1 x 60.5 cm,
National Gallery of Ireland, Dublin
da Notte – Etel AdnanII
Entro dei quanti di tempo germogliano e cadono eruzioni vulcaniche. Di tutte le energie che respiriamo, quelle che è meglio
seguire scaturiscono dai sogni. Questa stagione è fredda, fredda come la mia anima.
La memoria e il tempo, entrambi immateriali, sono fiumi senza sponde, e si fondono in continuazione. Entrambi sfuggono
alla nostra volontà, anche se noi dipendiamo da loro. Misurati, sì, ma da chi o da che cosa? Una è dentro, l’altro fuori, o
così pare, ma è poi vero? Anche il tempo sembra sepolto nel profondo di noi, ma dove? La memoria è proprio qui, nella
testa, ma può uscire, abbandonare quella testa, lasciarsela indietro, scomparire. La memoria, santuario di infinita pazienza.
trad. Cristina Viti
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