opera di Andrey Remnev
Ancora un logorarsi di scarpe essa
ricorda – Osip Mandel’stam
Ancora un
logorarsi di scarpe essa ricorda –
la frusta
nobiltà delle mie suole;
e io di lei
mi rammento: tutta un vocìo discorde,
neri
capelli, e il monte David a cui s’incolla.
Rinfrescate
di gesso o albume, vie sornione
color
pistacchio: balcone – pendenza –
ferro di
cavallo – cavallo – balcone,
giovani
querce, platani, olmi lenti…
Un femmineo
snodarsi di lettere ricciute
dà ebbrezza
all’occhio in un guscio di luce;
e affonda
nella roccia la città – sa far tutto! –
e in una
tarda estate che sfugge alla vecchiaia.
da Osip Mandel’stam, Libertà al crepuscolo a cura di Renato Faccani
Corriere
delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
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