Tammam Azzam - Klimt, Freedom Graffiti
La poesia - Il Miraggio – Abed Ismael
Il bianco
non vuole accettare un altro sussurro. Lascia che se ne stia al sicuro nel suo
candore, senza nonsense o linguaggio. Impugno questa penna nella
speranza che mi faccia afferrare un’idea. Sento solo lo scricchiolio sulla
carta e non riesco a catturare nessuna traccia. Nel deserto calpesto una duna
dopo l’altra come se dal cielo piovesse solo sabbia. Sono inetto davanti alla
poesia – il miraggio.
Oh, come
ballano le lettere, creano allucinazioni, soffocano. Il nord è aria e il sud è
aria. E il passo tra l’uno e l’altro non è che ombra. E l’ombra possiede la
santità dell’inchino. L’ombra è la pesantezza di un’idea sulla carta, e la
tenacità della cancellazione dopo uno sguardo furtivo.
Viviamo solo
di ombra. Non c’è un davanti né un dietro. Nel punto magico dello zero. Nel
cuore della seduzione – la poesia. Si tocca una poesia e si tocca l’evasione.
La corsa nell’aria, una bicicletta d’aria per l’adolescente della metonimia.
Per le friivolezze della magica bellezza, per la poesia.
E la poesia
è il premio del perdente. La consolazione di chi dorme senza sogni. E’ l’eco
che risuona o impazzisce, senza nessuna differenza. E la poesia è la cosa e il
suo contrario, e anche l’assenza di metrica. La poesia è un’ascesa, un luogo
che evade dal suo luogo, una realtà sostenuta solo dalla fuga.
O figlio
della contraddizione, figlio dell’idea e della sua antitesi, figlio della
differenza al suo picco. O figlio di lettere, immagini e significati che
svaniscono. Figlio dell’occultamento e dello svelamento.
Di fronte a
un sole bianco che giri sul tuo palmo, rimane solo quest’orribile radiosità, lo
schianto torreggiante della luce, questa bellezza di un biondo accecante,
questa incandescenza, questa estinzione, questo paradosso, questa scissione,
questa perdita.
Le perdite
lastricano l’orizzonte nuvola per nuvola. Una pioggia di perdita. E tu, oh
vita, dormi negli abiti della perdita, o negli abiti della metafora, perché
quelli che dimorano nella caverna si sveglino, perché le ombre a guardia della
caverna si sveglino, perché il cane della caverna si svegli.
Tradotto dall’arabo all’inglese da Fady Joudah e
dall’inglese all’italiano da Pina Piccolo
Nessun commento:
Posta un commento