6 maggio 2018

Sonetto XVIII – Pablo Neruda

dipinto di Aldo Balding
Sonetto XVIII – Pablo Neruda

Per le montagne vai come viene la brezza
e la corrente brusca che scende dalla neve,
eppure la tua chioma palpitante conferma
gli alti ornamenti del sole nel folto.

Tutta la luce del Caucaso cade sul tuo corpo
come su una piccola anfora interminabile
in cui l'acqua cambia di vestito e di canto
a ogni movimento trasparente del fiume.

Pei monti la vecchia strada di guerrieri
e sotto infuriata brilla come spada
l'acqua tra muraglie di mani minerali,

finché tu ricevi dai boschi d'improvviso
il mazzo o il lampo di alcuni fiori azzurri
e l'insolita freccia d'un aroma selvaggio.

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