Dipinto di Omar Ortiz, dettaglio
Mani mi furon date - per tenderle a tutti - Marina Ivanova CvetaevaMani mi furon date - per tenderle a tutti - tutte e due,
Non per trattenere, nessuno; le labbra - per chiamare;
Occhi - non per guardar le sopracciglia, in alto, -
Ma per stupirsi teneri d’amore e - ancor più teneri - di
disamore.
E poi questa campana, più pesante
Di quelle del Kremlino, che va su e giù nel petto, senza posa
Mi dice che - chissà? - non so, - forse, - può darsi -
Non posso restare oltre, ospite in terra russa!
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