4 settembre 2018

Storia 1 – Adonis

Pieter Paul Rubens – La Festa Di Venere Verticordia – 1636-1637, olio su tela, 217x350, Kunsthistorisches Museum, Vienna
Storia 1 – Adonis

La terra non era un corpo, ma una ferita,
come è possibile viaggiare tra corpo e ferita?
Come abitarla?
La ferita incomincia a trasformarsi in patria e la domanda
in storia,
la domanda diviene spazio:
esci, o bambino.
Ali uscì
tracciando il campo dei suoi passi: spighe, alberi e sorgenti,
inseguito dall’anima di una foresta.
Qui
una terra che conosciamo, ignoriamo, morta, gravida,
conosci forse fascine che si ribellano al rogo?
Fiaccole che danzano in un lago di lacrime?
Hai visto teste coronate di teste,
luminarie di cuori di castagno,
fango che purifica il cielo?
Hai visto il sangue colare dalla ferita dell’amante
e rapprendersi nelle rose e nei papaveri?
Ne hai visto le tracce?
Partiti per il cielo,
sostarono in una valle, il fiume in piena li portò via
tutti insieme gettandoli in mare.
Ali uscì
...moltiplicati nei miei passi, o mio lignaggio,
io che esco dalla sofferenza, dal rifiuto,
i miei occhi fuggono fuori dai miei occhi,
mi inebrio delle mie spoglie,
sono il bambino che chiede asilo alle farfalle,
sono diviso tra Saturno, Venere e Mercurio,
Saturno favorisce la speranza e Mercurio la poesia,
Venere l’umidità della libido.
Quando sarà di buon auspicio il transito di Mercurio
perché le mie poesie siano buone?
Quando sarà dominante Saturno perché io riesca a realizzare
ciò che voglio?
Quando Venere sarà in fiore perché i cuori siano attratti da
me?
Come parlare il linguaggio delle formiche ed essere nel giusto,
essere tra la magia e la follia,
combattere tutte le guerre,
amare tutto l’amore?
I dolori sono impavidi, forse piangono, singhiozzano,
forse sospirano, perplessi, fuori dalle orbite,
la tristezza siede su un trono che contiene l’aria e la terra,
il sangue ombelicale scorre in un bacino vegliato da un albero
sterile.
Così
mi trasformo in laguna,
dalla laguna spunta un fuoco
che illumina le gole degli alberi,
non ho promessa,
la mia promessa è la discesa,
la discesa,
e le amarezze.

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